Un prato stabile è un prato che non ha subito alcun intervento di aratura o dissodamento, non coltivato e lasciato a vegetazione spontanea per moltissimo tempo, da un minimo di 12 mesi fino anche a centinaia di anni: è mantenuto esclusivamente attraverso lo sfalcio e la concimazione.
Un'importante distinzione all'interno dei prati stabili vuole quelli di pianura, solitamente gestiti in regime irriguo e quelli in zone collinari o montane, solitamente gestiti in regime non irriguo. Sulla base di questa distinzione, che determina anche la quantità di vegetazione che cresce, si possono effettuare ogni anno 2/3 tagli nei prati asciutti e 4/5 in quelli irrigui. Le produzioni medie annue ottenibili da un prato non irriguo risultano pari a 9 tonnellate per ettaro di fieno, derivanti principalmente dal primo sfalcio. Nei prati irrigui la produzione è all'incirca di 10-11 tonnellate.
I prati stabili vengono utilizzati prevalentemente per l'alimentazione dei bovini da latte, destinato alla vendita diretta e alla produzione di formaggi.
Valori analitici medi su sostanza secca:
- Prodotto disidratato: 80x120x210
- Essicazione tradizionale: 90x120x230
- Diametro 120/165 x 120